Schizofrenia Xagena
Aggiornamento in Medicina
Nonostante il peso dei sintomi negativi sulla qualità di vita nei pazienti schizofrenici, nessun trattamento completamente efficace è stato ancora sviluppato per affrontare tali sintomi.
Recentemente si è dimostrato che anomalie nei percorsi di stress ossidativo sono coinvolte nella fisiopatologia della schizofrenia e sta emergendo un crescente interesse verso agenti antiossidanti che hanno come target i sintomi negativi della schizofrenia.
La Acetilcisteina ( NAC; N-Acetilcisteina ) è un potente antiossidante con proprietà neuroprotettive.
Uno studio ha valutato i possibili effetti della Acetilcisteina in aggiunta a Risperidone ( Risperdal ) nel trattamento dei sintomi negativi della schizofrenia.
In questo studio randomizzato, in doppio cieco, a gruppi paralleli, controllato con placebo, 42 pazienti con schizofrenia cronica e un punteggio di 20 o superiore alla sottoscala negativa PANSS ( Positive and Negative Syndrome Scale ) sono stati arruolati nella fase attiva della loro malattia.
I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Acetilcisteina ( fino a 2 g/die ) oppure placebo, in aggiunta a Risperidone ( fino a 6 mg/die ) per 8 settimane.
I pazienti sono stati valutati utilizzando la scala PANSS ogni 2 settimane, e la diminuzione del punteggio della sottoscala negativa di PANSS è stata considerata come esito primario.
Entro la fine dello studio, i pazienti trattati con Acetilcisteina hanno mostrato un miglioramento significativamente maggiore nei punteggi PANSS totale ( P=0.006 ) e della sottoscala negativa rispetto a quello nel gruppo placebo ( P minore di 0.001 ), ma questa differenza non è stata significativa per le sottoscale di psicopatologia positiva e generale.
Non vi è stata alcuna differenza significativa tra i due gruppi nella frequenza di effetti avversi.
In conclusione, la terapia con l’aggiunta di Acetilcisteina ha mostrato di essere una strategia sicura ed efficace per alleviare i sintomi negativi della schizofrenia. ( Xagena2013 )
Farokhnia M et al, Clin Neuropharmacol 2013; 36: 6: 185-192
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