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Comorbidità e mortalità nelle persone con schizofrenia


La schizofrenia è associata a mortalità prematura, ma le cause e i percorsi specifici non sono ben definiti.
Sono stati utilizzati dati di pazienti esterni e ricoverati per esaminare l'associazione tra schizofrenia e mortalità e morbilità.

Uno studio di coorte, effettuato in Svezia, ha coinvolto 6.097.834 adulti, tra cui 8.277 affetti da schizofrenia, che sono stati seguiti per 7 anni ( 2003-2009 ) per la mortalità e la morbilità diagnosticate in qualsiasi ambito ambulatoriale od ospedaliero a livello nazionale.

In media, gli uomini affetti da schizofrenia sono morti 15 anni prima e le donne 12 anni prima rispetto al resto della popolazione, e questi dati non sono stati giustificati da decessi innaturali.
Le cause principali erano: cardiopatia ischemica e cancro.

I pazienti schizofrenici non hanno avuto un aumento del rischio di diagnosi di cardiopatia ischemica non-fatale o di tumore, ma hanno avuto una elevata mortalità per cardiopatia ischemica ( hazard ratio aggiustato per le donne, aHR=3.33; per gli uomini, aHR=2.20 ) e cancro ( hazard ratio aggiustato per le donne, aHR=1.71; per gli uomini, aHR=1.44 ).

Tra tutte le persone che sono morte per malattia cardiaca ischemica o cancro, i pazienti schizofrenici hanno avuto meno probabilità di essere diagnosticati in precedenza con queste condizioni ( per cardiopatia ischemica, 26.3% rispetto a 43.7%; per cancro, 73.9% rispetto a 82.3% ).

L'associazione tra schizofrenia e mortalità è stata più forte tra le donne e i lavoratori.
Anche la mancanza di trattamento antipsicotico è stata associata a una più alta mortalità.

In conclusione, i pazienti schizofrenici hanno mostrato una mortalità nettamente precoce e le cause principali sono state: cardiopatia ischemica e cancro, che sono apparsi essere sottodiagnosticati.
Gli interventi di prevenzione dovrebbero dare priorità a una assistenza sanitaria di base adatta a questa popolazione, come una più efficace modifica del rischio e screening per la malattia cardiovascolare e la malattia oncologica. ( Xagena2013 )

Crump C et al, Am J Psychiatry 2013; 170: 3: 324-333

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